UFFICIO AMBIENTE ECOLOGIA E SICUREZZA - FORMAZIONE > MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
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| CALCOLO DELLA GRAVOSITA' DEL LAVORO |
Le attività di controllo esercitate dalle Aziende sanitarie locali nelle imprese dei nostri settori, continuano ad evidenziare significative carenze nella formazione dei lavoratori.
Indipendentemente dalle situazioni infortunistiche, va rilevato come gli Organismi di controllo sanzionino sempre e comunque le aziende per non aver concretamente ottemperato agli obblighi di formazione dei lavoratori.
L'atteggiamento del singolo lavoratore deve essere orientato e incanalato verso forme operative corrette e codificate per mezzo delle cosiddette procedure in sicurezza: informazione, formazione e attività di sorveglianza.
Questo articolato sistema, se attivato correttamente e reso operante, può rendere meno gravose le responsabilità del datore di lavoro in caso di infortunio.
Tra i nuovi controlli effettuati con maggior frequenza da parte delle Asl vi è la verificha del calcolo dello sforzo fisico dei lavoratori, che fino ad ora, le aziende nei propri piani di valutazione del rischio si sono limitate a prendere in esame come semplice accertamento dell'effettuazione o meno di lavorazioni gravose nei comparti produttivi. Oggi viene invece richiesta una effettiva valutazione dello sforzo fisico connesso ad ogni singola lavorazione, per mezzo della quale è possibile stabilire se i lavoratori effettuano sforzi entro limiti tollerabili.
Alla luce di quanto emerso molto chiaramente dalle più recenti azioni statistiche di controllo, effettuate dalle Asl attraverso il monitoraggio programmato delle attività produttive, riteniamo utile un approfondimento di queste problematiche, da parte di quelle aziende dei nostri settori nelle quali le operazioni di movimentazioni manuali dei carichi sono esercitate con maggiore frequenza.
| L'INFORMAZIONE |
